Ex Convento Clarisse | Treviso










Questo importante complesso storico nel cuore della città di Castelfranco Veneto ha seguito, fin dalle sue origini attorno al 1500, le vicende sociali, urbane e culturali della città del Giorgione. Nei secoli questo luogo ha trasformato la sua morfologia attorno ad un impianto claustrale con annessa una piccola chiesa via via snaturata rispetto al suo impianto originario. Nuovi edifici, ampliamenti, sopraelevazioni, demolizioni, innumerevoli azioni, spesso non coerenti tra loro, irriverenti nell’adesione ad un passato che andava sfumando nel corso dei decenni, hanno consegnato al panorama urbano di Castelfranco un complesso che ha saputo essere, al di là del suo uso originario: caserma, cavallerizza, ospedale, casa per anziani, poligono di tiro, fino a decadere dall’inizio degli anni 2000. In questo già di per sé articolato scenario si è innestato un percorso amministrativo non del tutto lineare che ha di fatto ingessato l’intero compendio all’interno di un sistema di vincoli contraddittori, rendendone difficile, se non impossibile il recupero e la valorizzazione.
Da qui un concorso bandito per selezionare un progetto in grado di realizzare un piano di recupero integrato, dialogando con tutti gli enti interessati, aprendo un tavolo di confronto con tutti i soggetti istituzionali che a vario titolo avrebbero dovuto almeno in parte cedere e modulare i rispettivi ambiti decisionali e regolamentativi, per giungere ad un bene maggiore, ovvero restituire alla città di Castelfranco il compendio delle Ex Clarisse.
Un team multidisciplinare ha lavorato per 3 anni a questo progetto, realizzando un percorso di ricostruzione storica, stratigrafica, iconografica, raccogliendo dati e proponendo scenari alternativi di recupero e sviluppo del compendio, modulando fattori di conservazione con esigenze di mercato, rispetto per le tracce architettoniche di un percorso sbiadito ma centrale nella storia urbana della città. L’esito è stato un piano di recupero che ha ottenuto il via libera da parte di tutti gli organi preposti, dimensionando un piano di interventi con specifiche schede operative differenziate per i vari ambiti funzionali del compendio, proponendo funzioni e suggestioni architettoniche in grado di dialogare con il passato e proiettarsi nella contemporaneità.





