CONSERVARE

Memoria, materiali e tecniche costruttive si intrecciano per realizzare un progetto autentico dal fascino unico e ineguagliabile.

Anna Disarò

Architetto

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Nell’affrontare il tema del restauro, l’architetto deve smettere i panni del progettista e assumere quelli di un bravo e sapiente artigiano capace di rimettere in luce i caratteri originari del manufatto nel rispetto di quanto modellato dal tempo.

Come si progetta il restauro di un edificio tutelato?

Il progetto di conservazione e restauro di un edificio tutelato segue un metodo rigoroso, che si può riassumere in:

rilievo dello stato di fatto e verifica dello stato di conservazione e di degrado dei materiali costruttivi e delle strutture;

raccolta e consultazione della documentazione relativa all'edificio, inclusi disegni, fotografie e testimonianze materiali e immateriali;

progetto di conservazione e restauro: include la scelta dei materiali, che devono essere compatibili con quelli già esistenti, e delle azioni da svolgere o evitare sul manufatto.

Ognuna di queste fasi richiede la collaborazione con varie figure, esperte non soltanto di conservazione di beni artistici e architettonici, ma anche di materiali, tecniche di restauro e manutenzione impiantistica.

Come si sa se un edificio di cui si è proprietari è tutelato?

Per riscontrare se l'edificio in questione è oggetto di una qualche forma di tutela o vincolo, si deve innanzitutto consultare il Piano Regolatore Generale del comune in cui si trova. In particolare, se l'edificio si trova in Veneto, si devono consultare il Piano degli Interventi e le relative Norme Tecniche Operative. 593 Studio può dare supporto in questa verifica.

Quali sono le normative da seguire per un intervento di restauro di un edificio tutelato dalla Sovrintendeza?

In Italia i beni architettonici e paesaggistici sono tutelati dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, che definisce "beni culturali" <<le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico>>. Per questo tipo di edifici, alle richieste di titolo edilizio (es. Permesso di Costruire) al Comune in cui questo si trova, si deve richiedere alla Sovrintendenza della relativa Provincia o città metropolitana l'Autorizzaione Pesaggistica, attraverso un procedeimento ordinario oppure semplificato.

Come è possibile rendere un edificio funzionale e confortevole rispettandone le esigenze conservative?

Restituire comfort e funzionalità ad un edificio antico, che magari versa in uno stato di degrado, e che deve essere portato agli standard energetici della normativa vigente, richiede professionalità, esperienza e creatività. Il rispetto delle sue caratteristiche e la contemporanea soddisfazione delle esigenze del vivere quotidiano sono la vera sfida progettuale di chi si occupa di conservazione e restauro.

Come è possibile finanziare il restauro di un edificio e quali sono le possibili fonti di finanziamento?

In Italia, gli incentivi statali per ristrutturare un'abitazione privata variano in base al momento e alle politiche in vigore. Tuttavia, alcuni degli incentivi più comuni che potrebbero essere disponibili includono:

Ecobonus: detrazione fiscale delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione finalizzati all'efficienza energetica, all'installazione di impianti fotovoltaici e alla riduzione del rischio sismico.

Sismabonus: detrazione fiscale delle spese sostenute per la riduzione del rischio sismico.

Bonus Mobili: detrazione fiscale delle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la ristrutturazione dell'abitazione.

Bonus Verde: detrazione fiscale delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di sistemazione a verde.

Bonus Barriere Architettoniche: detrazione fiscale delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, al fine di rendere gli edifici accessibili e fruibili da parte di persone con disabilità o anziani. Questo incentivo può essere cumulato con altri incentivi, come l'Ecobonus o il Sismabonus.

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